Il pianista romano, Pietro Lussu, è nipote dello scrittore e politico di Armungia, Emilio Lussu, noto soprattutto per la sua opera editoriale “Un anno sull’Altipiano”.
Nessuno finora aveva pensato di chiedere a Pietro di lavorare sull’opera di Emilio: l’occasione di una produzione con “Insulae Lab” è sorta spontanea e al tempo stesso irrinunciabile. L’immortalità dell’opera letteraria del nonno paterno si sposa con la bellezza e la sensibilità della ricerca musicale del pianista, che in questa impresa artistica è accompagnato dalla figura di un eccezionale attore cagliaritano, Felice Montervino, che ha l’arduo compito di reinterpretare parte dell’opera letteraria di Lussu, per un reading musicale mozzafiato.
“Un anno sull’altipiano. In guerra qualche volta abbiamo anche cantato”: parole e musica si fanno corpo, lotta, creazione umana. I ricordi personali di un anno passato al fronte durante la Grande Guerra, non il racconto ma le immagini vivide impresse negli occhi di un uomo che ha saputo incarnare la complessità di quel tempo. Un viaggio nella poetica di Emilio Lussu tesa tra letteratura e passione civile e politica. Un policromo reportage sulle assurdità e gli orrori della guerra e sulla necessità di sostenere, con le azioni, il cuore e la mente, la pace in ogni sua occasione.
Piano
Pietro Lussu, nato a Roma, inizia lo studio del pianoforte classico da bambino. Successivamente si specializza con Mike Melillo, Franco D’Andrea e Stefano Battaglia.
Nel 1996 vince, con il quartetto di Rosario Giuliani, il primo premio come migliore gruppo nel prestigioso Europe Jazz Contest a Bruxelles; da quel momento comincia un’intensa attività concertistica e la collaborazione, oltre che con lo stesso Giuliani, con alcuni tra i più rinomati
musicisti italiani ed internazionali: Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Pietro
Tonolo, Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Stefano Di Battista, Alice Ricciardi, Daniele Scannapieco,
Dario Deidda, Marco Valeri, Robert Bonisolo, Bob Mintzer, Joe Locke, Terence Blanchard,
Nicola Conte, Philippe Caterine, Tim Warfield, Darryl Hall, Dedè Ceccarelli, Till Broenner, Jose
James, Nicholas Folmer, Magnus Lindgren, Greg Osby, Logan Richardson, Jeremy Pelt, Mark
Turner, Joe Lovano e molti altri.
Si è esibito all’interno dei più prestigiosi Festivals e clubs in Europa e nel Mondo, tra cui: Umbria
Jazz, Auditorium Roma, Montreux Jazz Festival, North Sea Jazz Festival, Marciac Jazz Festival,
Vienna Jazz, Ankara Jazz Festival, London Jazz Festival, Tel Aviv Festival, Haifa Jazz Festival,
Blue Note Tokyo, Blue Note Osaka, Blue Note Nagoya, Blue Note Yokohama, Ronnie Scott’s
Londra, Jazz Café Londra, Jazzhus Montmartre (Copenhagen), Copenhagen Jazz Festival, New
York (Le Poisson Rouge, Smoke, Highline Ballroom, Kitano Jazz Club, The Stone), Los Angeles
(Catalina Jazz Club), Miami, Amburgo Jazz Festival,Vienna, Jazz Center Instabul, Porto(Casa Da
Musica), Lisbona, Berlino, Mosca, Parigi (Duc de Lombards, Sunside-Sunset Club), Dubai Jazz
Festival, Bejin Jazz Festival, New Caledonia Festival, e molti altri.
Per l’eleganza e la sensibilità del suo pianismo, Pietro Lussu vanta numerose collaborazioni anche
in ambito discografico. Al momento sono più di 50 le registrazioni al suo attivo, alcune delle
quali effettuate per le più prestigiose etichette discografiche del jazz. Tra i dischi come sideman
ricordiamo quelli con Rosario Giuliani (Dreyfus Records e Philology), Fabrizio Bosso (Blue Note
Records), Nicola Conte (Impulse, Universal, Verve Music, MPS-Edel, Schema Records e Blue
Note Records), Flavio Boltro (con Darryl Hall e Dedé Ceccarelli per l’etichetta francese Bonsai
Music), Chiara Civello (Sony Music) e molti altri (Alice Ricciardi, Gaetano Partipilo, Barbara
Casini, Gabriele Coen, Enrico Bracco, Daniele Tittarelli, Lorenzo Tucci, Rosalia De Souza, ecc.)
Come leader e co-leader ricordiamo: LTC (Lussu-Tucci-Ciancaglini) “Hikmet featuring Mark
Turner” (Via Veneto Jazz), LTC “A different view”, “Serenata”, ambedue per l’etichetta finlandese
Ricky- Tick, PIETRO LUSSU TRIO “Northern Lights”, per l’etichetta giapponese Albore Jazz.
Attualmente oltre al suo trio è impegnato stabilmente nei gruppi di Nicola Conte, Gabriele Coen,
insieme al quale ha realizzato tre dischi per l’etichetta newyorkese di John Zorn “Tzadik Music” e
il disco “Sephirot-Kabbalah in Music” per Parco Della Musica records, e Alice Ricciardi in duo e
quartetto.
Nel 2019 fonda con Alice Ricciardi l’etichetta discografica “GIBIGIANA RECORDS”, e nel
settembre dello stesso anno viene pubblicato il primo lavoro “CATCH A FALLING STAR”, in
duo con Alice Ricciardi, che riscuote immediato successo di pubblico e di critica.
Le sue collaborazioni attuali comprendono tra gli altri Rosario Giuliani, con il quale ha
pubblicato l’album in duo “Tribute To Bird” (Emmerecord label), e registrato un album live in
quartetto con Dario Deidda e Sasha Mashin per l’etichetta belga Hypernote; Joe Barbieri con il
quale ha registrato gli album “Dear Billie”, “Tratto da una storia vera” e “Tratto da una notte
vera”; Nicola Conte con l’album “Umoja”, e molti altri.
Fa inoltre parte del collettivo di musicisti “AGUS COLLECTIVE”, che da diversi anni svolge a
Roma una importante opera di promozione e diffusione della musica jazz senza intermediazioni e
rendendo la fruizione accessibile a tutti, organizzando una rassegna stabile di concerti nello
spazio “Il Cantiere” di Trastevere.
Voce
Formato giovanissimo presso il RiverrunTeatro di Cagliari da Rino Sudano ed Elio Turno Arthemalle. Prosegue la sua formazione perfezionandosi presso il Teatro Stabile della Sardegna.
Successivamente si sposta a Milano partecipando al Laboratorio Permanente di Formazione Attori presso la compagnia A.T.I.R. e a seguire frequentando la Scuola Permanente di Alta Formazione per artisti “Repertorio” condotta da Danio Manfredini presso la Corte Ospitale di Rubiera.
Attore e performer ha lavorato con teatri stabili e compagnie indipendenti per diversi registi tra i quali: Rino Sudano, Orlando Forioso, LucidoSottile, Alessandro Serra/Compagnia TeatroPersona, Veronica Cruciani, Serena Sinigaglia, Paolo Magelli, Compagnia Umberto Orsini, Massimo Popolizio. Ha preso parte a produzioni teatrali replicate sul territorio nazionale ed estero, tra le quali: “Il Calapranzi”; “Il Ballo delle Anime”; “Holy Peep Show”; “Macbettu” (Premio UBU 2017- Miglior Spettacolo; Premio Golden Mask-Oslobodenje; Premio “Luka Pavlović” theater critics MESS Festival–Sarajevo; Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019-Miglior Spettacolo); “Il
Giardino dei Ciliegi”; “Uno Sguardo Dal Ponte”.
Nel corso degli ultimi anni partecipa in qualità di attore a lungometraggi e cortometraggi; videoclip musicali; audiolibri; spot pubblicitari; tra i quali: “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” di H.Murakami, Einaudi; regia: A.Toscano e V.Vannicola; Vodafone Commercial;
Sardex.net web&TvCommercial; “Sinuaria” regia R. Carta; “L’Ospite” regia N.Caponio e S.Latini; “Male Fadau” regia M.Incollu (miglior interprete maschile sezione Corti Italia Salento Finibus Terrae 2021); “Figlia mia” regia L.Bispuri; “Il Muto di Gallura” regia Matteo Fresi; “Lo Stato delle Anime” regia Peter Marcias; “Storia di un riscatto” regia Stefano Odoardi; “La Coda del Diavolo” regia
Domenico de Feudis.
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