Un libro straordinario scaturito dalla penna di Giovanni Maria Bellu, uno dei più grandi e coraggiosi giornalisti italiani, per una storia fantastica tra Mamoiada, il paese sardo delle maschere e del rito, e l’Argentina di Juan Perón, alias Giovanni Piras.
L’universo sonoro di Gavino Murgia, teso tra jazz, improvvisazione, tradizione ed elettronica, è composto da una ricchissima libreria di voci e di strumenti tradizionali e contemporanei. Altrettante voci sono quelle del Cada Die Teatro, dirette da Giancarlo Biffi, che riduce il testo per offrire una fotografia di una storia tesa tra realtà e immaginazione.
SAX ALTO
Inizia a suonare a dodici anni il sax alto. Grazie alla ben fornita discoteca del padre ha la possibilità di scoprire e crescere ascoltando il jazz e la musica classica. A quindici anni inizia a suonare con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i seminari di Paolo Fresu a Nuoro e da lì a poco parte a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli esperienze musicali in formazioni di ogni tipo: duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu, praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk. Ha suonato e registrato con musicisti e musiciste nazionali e internazionali di grande caratura. Inoltre con vari gruppi italiani e stranieri ha suonato nei principali jazz festival italiani europei ed extraeuropei, tra gli altri in Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia,Portogallo, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Turchia, Marocco, Sud Africa, Cuba, Yemen, Pakistan, USA, Russia, ecc…
ATTORE
Fa parte del Cada Die Teatro dal 1982, anno della fondazione. Debutta come attore ne L’Antigone, come attore/autore con Nico e poi con L’ombra di Achille; come regista/autore con Cassandra e con Lombroso Amleto, coproduzione che segna l’inizio della collaborazione con Rossella Dassu, ripresa poi dal 2013 a tutt’oggi con Joyce, vita di Joyce Lussu, debutto a Bologna nel 2015, e poi con Raptus, dedicato al mito greco e al femminicidio: di entrambi i lavori è coautore e regista. Cura le regie del progetto “Tra autore e racconto” con Cristolu di Salvatore Niffoi e Arcipelaghi di Maria Giacobbe, che verrà presentato a Copenhagen nel 2015, in un progetto che vedrà coinvolta l’autrice, l’istituto di cultura italiana, l’università di Copenhagen. Milano da bruciare, di cui cura la regia, è uno dei lavori su Teatro e memoria. Per il teatro dedicato all’infanzia cura la regia di Pedrigheddu e Il resprio del vento. Collabora alla regia e alla drammaturgia di Chisciotte Fenicottero, Lucio l’asino, Più veloce di un raglio.
Nel 2019 debutta con lo spettacolo Riva Luigi ’69 ’70 Cagliari ai dì dello scudetto come autore del testo e attore. Da oltre 20 anni lavora nel campo della formazione con un’attenzione al mondo delle diversità e fragilità, con laboratori integrati tra adolescenti e adulti, stage in collaborazione con diverse scuole superiori e corsi specifici per la Scuola d’Arti Sceniche La Vetreria, con testi e regie originali.
ATTRICE
Attrice e formatrice teatrale, nel 2015 si laurea alla Facoltà di Architettura, con una tesi che indaga il rapporto tra corpo e luoghi abitati; da questa ricerca è nato uno spettacolo e diversi progetti che mettono insieme il teatro con i temi dell’architettura e della comunità. Da alcuni anni porta in scena lo spettacolo Tre Bottoni e la casa con le ruote con la regia di Mauro Mou. Dal 2021 va in scena con Mignolina, uno spettacolo dedicato all’infanzia diretto da Silvestro Ziccardi. Il prossimo anno debutterà con un nuovo lavoro tratto da un racconto di Antonio Catalano con la regia di Mauro Mou. Insieme alla produzione di spettacoli conduce laboratori teatrali ed esiti scenici nelle scuole, e cura laboratori teatrali rivolti alla comunità. Si forma come attrice al Cada Die Teatro e incontra nel suo percorso tanti maestri e maestre quali Chiara Guidi, Antonio Catalano, Marco Manchisi, Rossella Dassu.
REGISTA
Regista, attore e autore, oltre che direttore artistico del Cada Die Teatro e del Centro d’Arte La Vetreria, laureato al Dams di Bologna, con una tesi sul teatro in Sardegna, ha messo in scena, scritto e in alcuni casi interpretato più di cinquanta opere teatrali, tra cui: Ecuba ultimo atto, Nausicàa, L’Antigone, Diserzione, Milano da bruciare, HamletRevolution, Marea, Il flauto magico, Amici per la pelle, Cuore mancino, Senza Terra, A/R, L’ultimo Sprint… La sua esperienza teatrale inizia negli anni Settanta al Centro Sociale Santa Marta di Milano e prosegue con la partecipazione alla International School of Theatre Anthrpology diretta da Eugenio Barba. Nel suo bagaglio di esperienze: workshop, corsi, stage e collaborazioni con maestri di teatro, cinema e danza d tra cui Wim Wenders, Andrej Tarkovskij, Jerzy Grotowski, Jerzi Jngemar Lindh, Ko Murobuschi, Andrej Gregory, Thierry Salmon, Vincenzo Cerami e Fabrizio Cruciani… Numerose sono le sue collaborazioni con i musicisti, tra cui Paolo Fresu, Antonello Salis, Paolo Angeli, Gavino Murgia, Ruben Chaviano, Tommaso Novi, Frederic Tarì, Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari. Rilevante è la produzione dedicata alla letteratura per l’infanzia, tra cui le favole che vedono protagonista un intrepido e coraggioso gufetto, tutte curate dalle Edizioni Segnavia e illustrate da Valeria Valenza. Ha pubblicato per le edizioni Cuec: Il ritorno dei colori, Un teatro di storie, Cuore mancino, Armarù e Tra due popoli. Per le edizioni Condaghes Mariposa, la farfalla meccanica
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