SONU INSULANU Nanni Gaias Trio with Don Malo

SONU INSULANU

Nanni Gaias Trio with Don Malo

Ad animare la seconda serata sarà Don Malo: rapper underground della scena isolana. Membro della crew Isulana Familia, omen nomen, caratterizzata dal viscerale senso di appartenenza non solo all’identità della sua terra, ma anche dalla lingua. Don Malo tratta tematiche sociali e di rivolta tipici della musica rap, anche in limba sarda logudorese, idioma della sua famiglia di origine berchiddese: paese e tradizioni alle quali rende omaggio con le sue canzoni. Per l’occasione presenterà alcuni brani inediti e qualche rivisitazione del suo repertorio più consolidato.

GIOVANNI “NANNI” GAIAS

Batteria, elettronica

Nanni Gaias è un batterista di Berchidda versatile e multisfaccettato, polistrumentista, compositore e arrangiatore. Il suo è un sound che abbraccia i mille volti della black music, partendo dalla matrice blues e dal funk, per arrivare ai suoi più recenti derivati.

Nell’Agosto del 2018 dà vita al suo primo lavoro discografico, “Nanni Groove Experience”, un disco da lui stesso concepito con l’aggiunta di alcuni collaboratori fidati, tra cui Jim Solinas alle tastiere e Giuseppe Spanu alla chitarra.

“Apriamo la danza”, uscito nel 2020, è l’ultimo brano composto da Gaias prima della sua entrata nella TûK Music, etichetta discografica di Paolo Fresu, e consacrata dalla pubblicazione del suo secondo progetto “T.O.T.B.” prodotto con il supporto di Giuseppe Spanu alla chitarra. Per la trentatreesima e trentaquattresima edizione torna al “Time In Jazz”, anche come direttore artistico della rassegna notturna “Time After Time”, accompagnando una serie eterogenea di interpreti di fama internazionale.

Il suo ultimo lavoro, uscito nell’Agosto 2021, è: “ THIS IS NOT AMERICA” remix per l’album “ HEROES – A TRIBUTE TO DAVID BOWIE” by Paolo Fresu.

DON MALO foto

DON MALO

Elettronica, voce

Fondamentale per lui nascere e crescere a Sassari, dove la scena underground era già esplosa negli anni novanta e florida di rapper presenti sia per le strade cittadine che nelle manifestazioni, molti provenienti dal suo stesso quartiere.

Respira fin da bambino il movimento, caratterizzato dalla voglia di riscatto ed indipendenza, manifestato soprattutto dall’assenza di legami con le etichette e dall’autoproduzione e sente che quel mondo gli appartiene già dalla preadolescenza, quando inizia a scrivere e registrare alcuni pezzi insieme ad un amico.

È membro della crew Isulana Familia, omen nomen, guidata dal viscerale senso di appartenenza non solo all’identità della sua terra, la Sardegna, ma anche alla lingua.

Simone scrive, infatti, testi con tematiche sociali e di rivolta, tipici della musica rap, anche in limba sarda logudorese, idioma della sua famiglia, di origine berchiddese, paese e tradizioni alle quali rende omaggio con le sue canzoni.